Joseph Marie Jacquard, inventore francese
Infiniti decori, complessi e colorati, creati direttamente in tessitura, dall’intreccio di trama e ordito, invece che stampati: ecco perché la lavorazione jacquard è particolarmente pregiata e ancora oggi impiegata per realizzare tessuti, capi di abbigliamento e tappeti.
Deve il suo nome a Joseph Marie Jacquard, inventore francese che nei primi anni dell’800 brevettò un particolare telaio automatico, mettendo a frutto diverse invenzioni che si erano sviluppate negli anni precedenti.
In un periodo particolarmente fervido per quanto riguarda le innovazioni meccaniche da impiegare nella produzione, Jacquard ebbe l’intuizione di riunire in un’unica macchina tre processi già ampiamente testati nel Settecento.
Si tratta della tecnica degli aghi e dei cartoni perforati, contenenti i disegni, ideata da Basile Bouchon nel 1725 e perfezionata da Jean Baptiste Falcon nel 1734, e l’introduzione del cilindro meccanico (il cilindro di Vaucanson, 1744) che automatizzava la sostituzione dei cartoni durante il lavoro.
Progetto telaio Jacquard
Questo telaio rappresenta la prima applicazione di una scheda perforata ad una macchina, di fatto un codice binario (pieno/vuoto), che consente a dei contrappesi di modificare la posizione dei fili dell’ordito.
Per questo è considerato l’antenato del calcolatore e dei moderni computer.
L’antico modo, completamente manuale, di utilizzare il telaio venne così soppiantato da un sistema parzialmente automatico, che consentiva di impiegare una sola persona per macchina, mentre prima accanto al tessitore stavano altri aiutanti, in particolare i bambini, a coadiuvarne i movimenti.
Fu una vera rivoluzione del lavoro, con risvolti sociali prima che produttivi.
Come spesso accade, un cambiamento radicale solleva i timori di molti (in questo caso la disoccupazione), tanto che la prima reazione fu di contrasto, con scioperi da parte dei tessitori di seta di Lione.
Secoli prima, nella seconda metà del ‘400 e sempre nella città di Lione, ci fu un altro tentativo di introdurre i telai meccanici, ad opera di Giovanni il Calabrese, un italiano che venne boicottato, ancora una volta, dai tessitori.
Joseph Marie Jacquard perfezionò quella macchina rendendo più moderna la tessitura, velocizzando e standardizzando la produzione tessile.
I tessuti stessi ne vennero trasformati; l’automazione rese possibile creare disegni più complessi e articolati, sempre più apprezzati dal mercato.
Tessitura a telaio Jacquard
Ancora oggi, in tempi di automazione digitale, la lavorazione jacquard non ha perso il suo fascino e la sua particolare cifra di raffinatezza.
È con questa tecnica che si creano i tappeti della collezione Atelier, lasciando ampia libertà nei disegni e nella scelta dei colori dei filati da intrecciare.
Pezzi unici ad alta personalizzazione, su palette fino a 5 colori a disegno con i quali dare vita ad innumerevoli combinazioni.
Un prodotto accessibile, pensato per chi vuole cambiare tappeto più spesso, senza rinunciare alla qualità Platinum Custom Rugs.
Dettaglio tappeto Atelier
Dallo spunto creativo alla progettazione, traducendo un concept nel linguaggio della tessitura. È così che creiamo tappeti di lusso perfettamente in sintonia con un’idea generale di interior design.